Jeanne, una timida ragazza francese, era la figlia dell'avvocato August Goupil. Con la famiglia si era trasferita in un'ariosa casa coloniale in una piantagione a Tahiti, vicino a Papeete. Suo padre, amico di Gauguin quel tanto da prestagli qualche libro, avevo commissionato questo ritratto al connazionale sempre squattrinato.
Gauguin, qui al suo secondo soggiorno tahitiano, partecipava a quel vasto movimento di pensiero che vedeva nella fuga dalla civiltà l'unica via verso una felicità nuova, possibile solo in paradisi tropicali, all'insegna del primitivismo, e della ricerca di una mitica mai definita età dell'Oro. Il mondo reale e il mondo onirico si condensano in opere come questa, in cui la dimensione decorativa e ornamentale rendono l'atmosfera sospesa tra sogno e realtà.
Da oltre un secolo la timida Jeanne affascina i cuori di mezzo mondo, trasfigurata nell'empireo dell'arte grazie alla maestria di Gauguin.
Vaïte era il suo nome tahitiano.
Paul Gauguin (Parigi, 7 giugno 1848 - Hiva Oa, 8 maggio 1903) , Ritratto di ragazza, Vaïte (Jeanne) Goupil, 1896, Ordrupgaard Museum, DK
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