Angelica Kauffmann, svizzera di nascita, italiana d'adozione, cittadina del mondo fu artista di fama internazionale e ammessa a molte Accademia di Belle Arti. Fu ritrattista di valore e pittrice di soggetti storici e allegorici.
Alla fine scelse la via dell'arte e diventò pittrice. Questo dipinto illustra il dissidio interiore della scelta.
Al centro l'artista, in semplice abito candido, affiancata da due personificazioni.
La Musica, coronata di campanule azzurre e abbigliata di arancione, tiene in grembo uno spartito e tenta di trattenere la mano di Angelica; la Pittura, con un abito celeste e drappo svolazzante aranciato, tiene nella sinistra una tavolozza coi pennelli. Convince la fanciulla a dedicarsi all'arte perché con la mano destra indica un tempio greco sullo sfondo, una premonizione del suo radioso futuro: Angelica sarebbe diventata una delle più importanti personalità del periodo neoclassicismo.
Angelica Kauffmann (Coira, 30 ottobre 1741 – Roma, 5 novembre 1807), Ritratto di Angelica tra Pittura e Musica, 1792
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