Uno stato sospeso e poetico nell'anima


 
"A chi crede di aver capito i miei dipinti dico: «Lei è più fortunato di me»"

Un cielo estivo, azzurro e chiaro di soffici nuvole cumuliformi, incontra la notte vellutata in una strada urbana limitata dalla silhouette basaltica degli alberi. Il corto circuito della logica esperienziale crea uno stato sospeso e poetico nell'anima.

René Magritte  (Lessines, 21 novembre 1898 – Bruxelles, 15 agosto 1967), L’impero della luce (1953–54), Collezione Peggy Guggenheim, Venezia.

Commenti

  1. Grazie Valentina, nel giorno del mio compleanno festeggio con il sig. Magritte

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