La ripudiata di Albert P. R. Maignan


Una donna con il suo bambino in braccio, unico fagotto di stoffe chiare, procede a stento. La mano destra condivide il peso di un bagaglio povero e raccogliticcio con un'anziana, che porta sulle spalle un altro fagotto in cui è racchiuso un mondo. Il paesaggio fangoso e desolato rallenta il loro passo, già greve di disperazione.  L'inquadratura dal basso aumenta l'attenzione sulle protagoniste, i colori sporchi e terrosi non lasciano spazio alla speranza.

Il soggetto moraleggiante vede al centro la donna ripudiata con la sua creatura, costretta al bando per aver infranto la legge degli uomini e quella di Dio.

In questi tempi di guerra, il dipinto ci ricorda chi fugge, chi è esiliato, chi lascia tutto per l'incerto, e assume un'iconografia tristemente attuale.

Albert Pierre René Maignan (Beaumont-sur-Sarthe, 14 ottobre 1845 – Saint-Prix, 29 settembre 1908), La ripudiata, 1882 Christie's

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