Il terrazzo assolato riflette tutta la luce del momento. La ringhiera, stretta tra le dita, vede affacciarsi le bimbe di casa con i visi paffuti che le capigliature ricciute e ramate nascondono. E' l'età in cui tutto è un gioco: anche scrutare il passaggio delle persone suscita solo viva curiosità. A un'ora prestabilita però, si attendeva il rientro del papà dal lavoro. Scarpe scure allacciate, calzette bianche e semplici ampi vestiti, spatolati di colore, raccontano la moda della prima metà del Novecento.
Irolli si dedica al racconto dell'infanzia imprimendo alle tele un sentimento gioioso e giocoso. Tra "scugnizzi" o bambine della buona società, i suoi fanciulli sono scanzonati e vivaci come dovrebbero essere nella realtà.
Vincenzo Irolli (Napoli, 30 settembre 1860 – 27 novembre 1949), " Aspettando il papà, Arcuti Fine art, Torino
Un cammeo sulla vita e le opere di Vincenzo Irolli, la passione del colore
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