Madonna Laura, la dolcezza del marmo


"Erano i capei d’oro a l’aura sparsi

e ’l vago lume oltra misura ardea

che ’n mille dolci nodi gli avolgea,

di quei begli occhi, ch’or ne son sì scarsi;

(Francesco Petrarca, Canzoniere, 90)




Un busto di sapore quattrocentesco, con i particolari vezzosi dell'acconciatura a morbide onde, della collana sul capo e della reticella sulla testa, che richiamano l'iconografia del grande amore di Francesco Petrarca. Il marmo dolcissimo celebra Laura, figura femminile avvolta nel mistero che nell'Ottocento ha avuto un deciso revival. Opera galante, onora maestria e grazia di un artista noto in particolar modo per i monumenti civici e per le statue cimiteriali.

Odoardo Fantacchiotti (Roma, 20 maggio 1811 – Firenze, 24 giugno 1877) , Madonna Laura, 1861, marmo, GAM, Torino
 


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