L'antichità di Alma-Tadema



"Alma-Tadema nello studio e nella riproduzione di fatti antichissimi ... ha conservato la freschezza del sentimento. Nei suoi quadri troviamo la nitidezza del colorito e del disegno. (...) In essi c'è la serenità di luce diffusa e la vivacità dei colori. Il grande merito di questo artista è di aver ritratto l'Antico con schiettezza e spontaneità. (...) Egli ha ricostruito un mondo greco e romano ricco di pensiero, di sentimento, (...) in organica armonia con l'arte, la letteratura e la storia che è giunta fino a noi. In Alma-Tadema c'è la convinzione che il mondo greco e romano fossero così. Tali e quali li hai immaginati e sentiti, e così li ha rappresentati; ... senza ostentazione, senza affettazione, senza mettersi con superbia cattedratica fra lo spettatore e quei mondi, senza farci sentire le fatiche critiche che deve aver sostenute. Nelle figure e negli ambienti si nota diligenza. 

Ma le forme che gli ha desunte dall'Antico non sono rimaste mute forme. Le ha riempite di un'antica e fresca vitalità."

(da A. Ròndani, Rivista europea, 1879)

Sir Lawrence Alma-Tadema, (Dronrijp, 8 gennaio 1836 – Wiesbaden, 25 giugno 1912), I suoi occhi sono con i suoi pensieri e sono lontani, 1897

Commenti