"La fa la modella" di Ettore Tito

 


Vele logore e aranciate si stanno ammainando sulla giornata. La riva affaccendata di giovani riecheggia delle chiacchiere. Chi seduta ricama, chi spettegola fitto fitto, chi si riposa appoggiato alla sponda. 

Svelto il passo nelle azzurre scarpette a punta che eleganti sono coordinate al vestito. Un svolazzio di pizzi esce dal cappotto stretto, a rimarcare la fretta. Con il ventaglio in mano, una bella ragazza del popolo, passa per un Campiello nell'ora del tramonto, attirando su di sé gli sguardi e le critiche dei presenti. 

C'è un misto d'invidia, di gelosia e di riprovazione in quella esclamazione moraleggiante "La fa la modella", che rende attualissimo il quadro di vita veneziana di fine Ottocento.

Partenopeo di nascita ma veneziano d'adozione, il pittore "Ettore Tito aveva chiesto la sua ispirazione a Venezia, che si conserverà poi sempre la sua più fida amante."  (Nuova Antologia, 1910)

Ettore Tito (Castellammare di Stabia, 17 dicembre 1859 – Venezia, 26 giugno 1941), La fa la modella, 1884, coll. priv.

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