E' la poetica dello scorcio domestico, l'esaltazione della natura incontenibile che s'impadronisce degli anfratti e dichiara così la propria invincibilità. E' la sorpresa dietro l'angolo quotidiano e la lode alla sterpaglia, ai fiori di campo che si ergono alti e bianchi, gialli e fieri. E' la declinazione della luce sui vetri traslucidi di vapore e opachi di polvere o sulle tegole sconnesse e brunite del tetto. La pittura a volte è semplicemente poesia.
Benjamin Champney (New Ipswich, 20 novembre 1817 – Woburn, 11 dicembre 1907), Studio dell'artista, Herbert F. Johnson Museum of Art
Commenti
Posta un commento
Se vi fa piacere, lasciate un commento.