Le stragi quotidiane

 


Erode ha parlato. La sua condanna dilaga tra le strade e accompagna il tumulto strepitante delle madri in fuga. Dietro l'angolo di muro sbrecciato, una donna ci guarda implorante. Cianotica, la paura le gela il sudore sul viso. Tenta di domare il respiro ansante in un fiato silenzioso e preme la mano premurosa sulla bocca dell'infante, per non rendere tutto vano. Le membra rannicchiate sembrano voler scomparire nelle crepe del muro. La stoltezza della disperazione le fa credere di aver trovato rifugio in un nascondiglio così esposto. 

Le stragi, ora come all'ora, restano drammaticamente quotidiane e non cessano di perdurare l'orrore. 

Léon Cogniet (Parigi, 29 agosto 1794 – Parigi, 20 novembre 1880) Il massacro degli innocenti, 1824, Musée des Beaux-Arts, Rennes




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