Un ritratto di Klimt, tra misteri d'archivio e crime story


Un ritratto di Klimt tutto giocato sui toni del verde veloce dello sfondo, in cui l'abito azzurrognolo e bianco scolora su fantasie rosse, immortala una bella ragazza sorpresa da un nostro richiamo. Inconfondibile la posa, le guance imporporate e quel neo sullo zigomo sinistro. Sin dal 1931 il dipinto di Klimt "Ritratto di signora", era esposto nella Galleria Ricci Oddi di Piacenza. 

Nel 1996, il ritratto viene guardato con occhi nuovi da una studentessa del liceo, Claudia Maga, che mentre svolge una ricerca sui ritratti della Galleria ha una felice intuizione. E' la prima a mettere in relazione il "Ritratto di signora" con un dipinto di Klimt perduto.

Dopo le indagini scientifiche (raggi X, macrofotografie, ....) si scopre che il "Ritratto di signora" è una rielaborazione del sottostante "Ritratto di ragazza", con boa di piume, cappello a tesa larga e abito scuro. Probabilmente dipinto attorno al 1910, di questo ritratto si erano perdute le tracce. 

Ma la storia continua...

Nel febbraio 1997 il dipinto "Ritratto di signora" viene rubato dai "soliti ignoti" e se ne perdono le tracce per più di due decenni.  

Nel dicembre 2019 durante alcuni lavori di risistemazione dell'ampio giardino esterno, ripulendo un muro esterno dell'edificio museale da un'edera infestante, si è scoperta una botola. Con grande sorpresa al suo interno si è trovato il "Ritratto di signora".  Probabilmente era stato occultato proprio lì, nei pressi della galleria, in attesa di esser recuperato dai malviventi, che evidentemente hanno avuto qualche impedimento a recuperare la preziosa refurtiva.

Oggi finalmente il "Ritratto di signora" si può ammirare in una sala della bellissima Galleria piacentina. Merita sicuramente una visita.

Questa storia si può approfondire leggendo il libro di Gabriele Dadati, "La modella di Klimt. La vera storia del capolavoro ritrovato", Baldini & Castoldi


Gustav Klimt  (Baumgarten, 14 luglio 1862 – Vienna, 6 febbraio 1918) , "Ritratto di signora", 1917, Piacenza, Galleria d'arte moderna Ricci Oddi

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