Dante e Beatrice - centenario


 "questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo, in mezzo a due gentili donne, le quali erano di più lunga etade; e passando per una via, volse li occhi verso quella parte ov'io era molto pauroso, e per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel grande secolo, mi saluto e molto virtuosamente, tanto che me parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine."

La seconda visione di Beatrice da parte di Dante, rossa figura di spalle, il tutto reso con elegante segno grafico e suggestioni simboliste. 

L'acquerello è parte del capolavoro creato nel 1921 in occasione del sesto centenario della morte del Poeta. Vittorio Grassi dipinse quaranta acquarelli, il testo fu interamente scritto a mano dal calligrafo Enrico Brignoli e i fregi furono decorati da Nestore Leoni. L'illustrazione di quest'opera, "La Vita Nuova", durata quattro anni, rappresenta uno dei rari esempi di codice interamente miniato del ’900, e venne stampata in numero limitato di esemplari con un innovativo procedimento che impiegava sette colori.

Vittorio Grassi (Roma, 17 aprile 1878 – Roma, 22 agosto 1958), "La Vita Nuova", edizione per il VI centenario della morte di Dante, 1921.

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