Nana, proprio come nel romanzo di Émile Zola, è una moderna Venere bionda con la pelle diafana. In corsetto azzurro e sottoveste di pizzo, in piedi davanti allo specchio, è intenta a truccarsi, con rossetto e piumino da cipria. L’abito che indosserà per la serata galante è appoggiato sulla sedia a sinistra. A rendere ancor più sconveniente la posa e a sottolineare il contenuto erotico della scena vi è la presenza del gentiluomo sulla destra che osserva compiaciuto la vestizione della propria amante. Nel dipinto Nana è impersonata da Henriette Hauser, un’attrice di dubbia reputazione, nota negli ambienti parigini e ben riconoscibile dagli spettatori del Salon, e amante del principe Guglielmo d'Orange.
Il tema della cocotte, della moderna cortigiana che aspira alla scalata sociale attraverso il mercimonio, l’avidità e la lussuria, era un tema molto discusso nei circoli letterari e artistici del tempo.
“Una bella ninfa che si offre a un satiro è accettato, una bella donna in déshabillé è proibito”.
Édouard Manet (Parigi, 23 gennaio 1832 – 30 aprile 1883) Nana, 1877
Commenti
Posta un commento
Se vi fa piacere, lasciate un commento.