Un silenzio rosso pompeiano

 


"soave come i versi di Tibullo [...]
nella sua intima poesia l'antichità elegante, 
l'antichità raffinata nella morbidezza della vita, 
impareggiabile nella religione del senso, 
nell'apoteosi della materia" 
(G. Camerana, 1870).

Sul triclinio, coperto con sontuosità esibita dal drappo azzurro, spiegazzato a forza di pennellate, una donna legge avvolta in un candido chitone. L'arredo sobrio e parco si compone di un tavolino basso e un piccolo cesto. La sensuale suggestione dell'antico pervade la stanza, immersa in un silenzio rosso pompeiano. 

Federico Maldarelli (Napoli, 2 ottobre 1826 - 9 dicembre 1893), La Pompeiana, 1871, GNAM Roma


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