La divina Sarah Bernhardt, amica del pittore



Un ampio divano di velluto rosso e damaschi arancio accoglie la silhouette dell'attrice, appoggiata a giganti cuscini di seta cruda. Il vestito da sera bianco si avvolge in spire anatomiche di reminiscenza classica. Sul tappetto chiaro, un levriero afgano è accucciato accanto al lungo strascico del vestito bordato di pelliccia. 
Lo sguardo sicuro della femme fatale inchioda lo spettatore. 
Il ventaglio annoiato è a riposo. 
Il mazzo di fiori, abbandonato senza cura a lato dei cuscini, ricorda l'omaggio di un ammiratore dimenticato. 

Georges Jules Victor Clairin (Parigi, 11 settembre 1843 – Belle-Île-en-Mer, 2 settembre 1919), Ritratto di Sarah Bernhardt, 1876, Petit Palais Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris. 

Commenti