Il giardino dell'Eden è un intreccio di cespugli bassi

 


un intrico di rami con frutti e fiori che si chinano a sfiorare la terra, prostrando i rami al suolo. 
A sinistra si ritaglia un lontano profilo di montagne avvolte nell'azzurro.  
I capelli di rame dorato fanno da schermo al volto di una bellissima Eva, che si nega a noi mortali spettatori. La mela sbocconcellata è rotolata in primo piano. Nell'intreccio nervoso delle dita, nella posa serrata delle braccia, nell'ostinazione del capo premuto contro le ginocchia, tutto il rimorso trova sfogo. 
Un'audace interpretazione del tema biblico del peccato originale, creata da una pittrice che sa di aver oltrepassato il segno delle convenzioni sociali del tempo. 
La Royal Academy non mancherà di gridare allo scandalo e dare voce alle critiche. 

Anna Lea Merritt (Filadelfia, 13 settembre 1844 – Hurstbourne Tarrant, 5 aprile 1930), Eva sopraffatta dal rimorso, 1885

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